ITINERARIO

Via Francigena


La Via Francigena è l'antica Via che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia, riscoperta dai moderni viandanti che si mettono in viaggio lungo un sorprendente cammino nella natura tra tesori dell’arte e della storia. Il suo lunghissimo e variegato percorso passa anche attraverso la Toscana toccando alcuni dei luoghi più belli e caratteristici della regione. Il cammino in Toscana parte dal Passo della Cisa e attraverso 15 tappe giunge fino ad Acquapendente, il più settentrionale dei comuni del Lazio. L'itinerario può essere percorso una tappa alla volta o solo alcuni pezzi scelti in base alle mete più interessanti.

Tappa 1: dal Passo della Cisa a Pontremoli

La prima tappa della Via Francigena in Toscana parte dal Passo della Cisa ed è di 19,4 km che si percorrono in circa 5 ore. Dagli oltre 1000 mt del Passo del Cisa si seguono sentieri fino al passo del Righetto, da dove inizia una ripida discesa fino a Groppoli. La tappa prosegue attraversando i caratteristici borghi ancora ben conservati di Groppodalosio, Casalina e Topelecca, per poi risalire fino al passo della Crocetta a 700 mt circa di altitudine. Da qui si scende di nuovo fino ad Arzengio e in breve si raggiunge Pontremoli, caratteristica città medievale ricca di storia e tradizioni. Attraversare i suoi ponti medioevali o percorrere il lastricato delle sue vie è come sfogliare un libro di storia dell'arte.

Tappa 2: da Pontremoli ad Aulla

La seconda tappa, lunga 33 km che si completano in 8 ore circa, attraversa strade sterrate e sentieri, per lunghi tratti nel bosco. Da Pontremoli si prosegue fino all'antico borgo di Filattiera, il cui territorio offre una serie di testimonianze che vanno dai resti di strutture difensive agli ospitali per il ricovero dei pellegrini. Di notevole interesse l'elegante Pieve di Sorano, costruita in ciottoli di fiume, che ha rivestito grande importanza come luogo di culto. Si prosegue poi lungo la valle del torrente Monia e si giunge al borgo murato di Filetto, che ospita il seicentesco Palazzo dei Marchesi Ariberti, e quindi a Villafranca. Attraversato il torrente Bagnone, si prosegue per Terrarossa, dominata dal castello Malaspina, prima di giungere al punto tappa, l'Abbazia di San Caprasio ad Aulla.

Tappa 3: da Aulla ad Avenza

unga 32,4 km, la terza tappa può essere suddivisa in due parti: la prima si svolge in gran parte su sentiero, è impegnativa e molto bella, e regala il primo panorama sul mare; la seconda è pianeggiante. Tra le cose da vedere si segnalano: il Santuario della Madonna della Neve in località "Il Gaggio" a Podenzana, edificato alla fine del Seicento; il Castello Malaspina a Fosdinovo, di notevole importanza storica ed architettonica; i ruderi del Castello della Brina e della cittadina di Sarzana; l'area archeologica di Luni, antico porto romano da cui partivano i marmi per Roma; e la Chiesa di S. Pietro ad Avenza, che conserva un crocifisso ligneo ritenuto miracoloso.

Tappa 4: da Avenza a Pietrasanta

La quarta tappa parte dalla Torre di Castruccio ad Avenza ed è lunga 27,8 km percorribili in circa 6 ore. Lasciata Avenza si percorre una strada tra i vigneti che ricoprono le colline, in un susseguirsi di magnifici panorami sulle Alpi Apuane e sul mare. Si attraversa il centro storico di Massa, dove meritano una visita il Museo Diocesano allestito nello storico "palazzino dei cadetti" e la Cattedrale intitolata ai Ss. Pietro e Francesco, prima di risalire verso il paese di Montignoso, dove sorge il Castello Aghinolfi, pregevole struttura storica che risulta essere uno dei più antichi castelli dell’Italia Centrale. Da qui si imbocca un'altra strada panoramica fino a raggiungere Pietrasanta, meravigliosa città d’arte patria della scultura e del marmo delle Apuane, resa famosa dalla folta comunità di artisti provenienti da tutto il mondo.

Tappa 5: da Pietrasanta a Lucca

Dopo aver visitato Pietrasanta, ribattezzata anche "La Piccola Atene" per l’eccellente patrimonio culturale ed artistico, la Via Francigena prosegue in direzione di Lucca. Subito dopo Pietrasanta si arriva a Valdicastello, nota per l'antica Pieve di San Giovanni e Santa Felicita, esempio tra i più significativi di architettura romanica lucchese, caratterizzata da monumentale semplicità. La tappa prosegue con una visita al centro storico di Camaiore e all'antica Badia, per poi salire verso Monte Magno, sede dell'antico Ospedale di San Michele, e attraverso la valle della Freddana, si arriva a Valpromaro. Da qui si scende poi nella valle del torrente Contesola e, attraversando il fiume Serchio, si raggiunge in breve Lucca, dove si entra dall'antica porta San Donato. La prima meta del pellegrino che entrava a Lucca era il famoso crocifisso ligneo "Volto Santo" conservato nella Cattedrale di San Martino.

Tappa 6: da Lucca ad Altopascio

Lunga poco più di 17 km, la sesta tappa congiunge Lucca ad Altopascio, località conosciuta come la "città del pane" perché ha mantenuto l'antica tradizione cerealicola tramandata nel corso dei secoli. Si lascia Lucca da porta San Gervasio e si raggiunge Capannori, suggestivo comune che comprende ben quaranta frazioni, ognuna con caratteristiche proprie che la rendono unica, in una delle quali, Frizzone, è presente la Via etrusca del ferro risalente al VI sec. a.C., la più antica strada selciata d'Europa. La successiva meta del percorso è Porcari, borgo dominato dall’imponente chiesa in marmo bianco dedicata a San Giusto, che presenta a lato un’imponente torre campanaria. Poi si raggiunge Badia di Pozzeveri e in breve si arriva alla Chiesa di San Jacopo, punto tappa di Altopascio.

Tappa 7: da Altopascio a San Miniato

Lasciato Altopascio si prosegue in direzione Galleno, centro che sorge sull'antica Via Francigena e che corrisponde alla Grasse Geline rammentata da Filippo Augusto di Francia nel viaggio di ritorno dalla terza crociata (1191) come tappa intermedia tra l'Arno nero e Altopascio. Si superano poi le colline delle Cerbaie per dirigersi verso Ponte a Cappiano, che prende il nome dall'omonimo ponte mediceo e dalla collina di Cappiano, che sovrasta il ponte. A questo punto, attraversata un’antica palude, si risale prima verso il centro storico di Fucecchio e poi, superato l'Arno, si giunge in breve a San Miniato, un delizioso borgo medievale tuttora perfettamente conservato. Uno dei simboli della città di San Miniato è la Rocca di Federico II, realizzata sul punto più alto della città tra il 1217 e il 1221, per volere dell’imperatore svevo.

Tappa 8: da San Miniato a Gambassi Terme

L’ottava tappa, lunga 23,7 km che si percorrono in meno di 6 ore, parte da San Minitato e dopo un poco di cammino prosegue per un percorso di eccezionale bellezza lungo i crinali collinari della Val d'Elsa, costellata di castelli, rocche, ospitali e complessi abbaziali originati dal passaggio della Via Francigena. Lungo il percorso si incontrano due Submansiones: la Pieve di Coiano, tipico esempio del romanico pisano - volterrano con un impianto basilicale a colonne; e la Pieve di Santa Maria a Chianni, uno dei monumenti più significativi dell'edilizia romanica Valdelsana. Il punto tappa è alla Chiesa del Cristo Re a Gambassi.

Tappa 9: da Gambassi Terme a San Gimignano

La nona tappa è particolarmente breve, è lunga circa 13 km ed è percorribile in poco più di 3 ore, ma è molto interessante per la bellezza dei crinali della Val d'Elsa. Lungo il percorso meritano una visita: il Santuario di Maria Santissima Madre della Divina Provvidenza a Pancole, al cui interno sono conservate pregevoli opere d'arte; e la Pieve di Santa Maria Assunta a Cellole. La tappa si conclude a San Gimignano, un vero piccolo gioiello, talmente prezioso che l'Unesco l'ha dichiarata Patrimonio dell'Umanità. La suggestiva città è famosa per le sue numerose torri e per la vernaccia, un vino prodotto esclusivamente nei vigneti situati in terreni collinari del comune di San Gimignano.

Tappa 10: da San Gimignano a Monteriggioni

La decima tappa, una delle più belle della Via Francigena, è lunga 29,8 km che si percorrono in 7 ore circa. Da San Gimignano si prosegue per un sentiero in ascesa che conduce all'Abbazia di Santa Maria Assunta a Coneo, la quale risale al XII secolo ed ha mantenuto intatti i tratti distintivi del periodo romanico, forse grazie alla sua posizione così isolata. Poi si attraversa il ponte sull'Elsa e si giunge alla Chiesa romanica di San Martino di Strove, piccola chiesa risalente al V secolo che mantiene ancora oggi l’originaria struttura romanica, a un’unica navata, con abside. La tappa prosegue in direzione di Abbadia a Isola, dove si trova l'Abbazia dei Santi Salvatore e Cirino, al cui interno si possono ammirare pregevoli affreschi. Infine, la tappa arriva a Monteriggioni, uno dei più noti e meglio conservati borghi murati italiani. Celebrato anche da Dante nella Divina Commedia, Monteriggioni offre al visitatore un vero spaccato di storia.

Tappa 11: da Monteriggioni a Siena

Lasciata Monteriggioni, si prosegue lungo le strade bianche della montagnola senese verso l'antico borgo medievale di Cerbaia. Da qui si procede fino ai Castelli della Chiocciola e di Villa, due piccoli castelli vicinissimi fra loro e mirabilmente inseriti in un contesto paesaggistico ancora intatto. Si attraversa poi il bosco dei Renai prima di arrivare a Porta Camollia, una delle più antiche porte di Siena, trasformatasi nel tempo da fortificazione a "arco di accoglienza superbo e raffinato". In città si discende via Banchi di Sopra per poi risalire verso il punto tappa e scoprire: Piazza del Campo, rinomata in tutto il mondo per la sua bellezza e integrità architettonica, nonché per essere il luogo in cui si svolge il Palio di Siena; e il Complesso museale di Santa Maria della Scala, una volta uno dei più grandi ospedali europei, al quale hanno lavorato quasi tutti i grandi artisti senesi.

Tappa 12: da Siena a Ponte d'Arbia

Da Siena si prosegue in direzione della Grancia di Cuna, la cui mole possente in mattoni rossi è uno dei meglio conservati esempi di fattoria fortificata medievale, oltre ad essere uno dei complessi architettonici più particolari ed interessanti della provincia di Siena. Il percorso prosegue poi lungo le propaggini delle Crete Senesi fino a Quinciano, dove si trovano i resti della Chiesa di Sant'Albano. Nelle vicinanze si trova il borgo fortificato di Lucignano d'Arbia, che rivela la sua origine di fortezza nelle due porte-torri trecentesche e nella torre medievale trasformata in campanile della pieve romanica di San Giovanni Battista. Dopo un tratto lungo la linea ferroviaria si giunge al punto tappa a Ponte d'Arbia.

Tappa 13: da Ponte d'Arbia a San Quirico d'Orcia

Lasciato Ponte d'Arbia si arriva a Buonconvento, un suggestivo borgo medievale tra i più belli dell’intera regione. A rendere Buonconvento uno dei borghi più affascinanti della Toscana sono le mura trecentesche della fortezza, gli antichi palazzi, Porta Senese e Porta Romana. Si risale poi la valle dell'Ombrone e si percorre un tratto della Cassia per Montalcino, coi vigneti del Brunello che ricoprono la collina. Il percorso prosegue poi fino a Torrenieri, dove si trova la Chiesa di Santa Maria Maddalena, citata da Sigerico. Da qui si entra nei magnifici panorami della Val d'Orcia e si raggiunge il punto tappa alla magnifica Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta di San Quirico d'Orcia, affascinante chiesa ricordata fin dall'VIII secolo, anche se la struttura attuale risale al XII-XIII secolo.

Tappa 14: da San Quirico d'Orcia a Radicofani

La quattordicesima tappa, particolarmente impegnativa, è lunga 32,7 km che si percorrono in 7 ore circa, con salite e discese lungo brulle colline. Partendo da San Quirico d'Orcia si raggiunge prima il borgo fortificato di Vignoni, col suo straordinario panorama della Val d'Orcia, e poi si scende a Bagno Vignoni, delizioso borgo medievale conosciuto in tutto il mondo per le terme, infatti, nel suo territorio sono presenti numerosi centri benessere e SPA annesse alle terme. Al centro del borgo si presenta la "Piazza delle sorgenti", una grande vasca dove sgorga una sorgente di acque termali che esce dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Un lungo tratto in saliscendi conduce all'antico ospitale Le Briccole, dal quale inizia una dura salita verso il punto tappa a Radicofani.

Tappa 15: da Radicofani ad Acquapendente

L’ultima tappa, lunga 31,8 km che si percorrono in 7 ore circa, inizia con una discesa di circa 8 km lungo il crinale che offre una vista mozzafiato sulle valli che si allungano verso il Lazio. Giunti a Ponte a Rigo, si percorrono ancora alcuni km prima di entrare nel Lazio. Arrivati a Proceno, si scende a Ponte Gregoriano, prima di affrontare l'ultima ripida salita verso la Chiesa del Santo Sepolcro, punto tappa di Acquapendente.

Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale della Regione Toscana.